Micene, oggi patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, un tempo una delle roccaforti del Mediterraneo antico. Il suo sito fu occupato da una nuova popolazione, probabilmente proveniente dalla parte nord-orientale dei Balcani o dall’Anatolia, di origine indeuropea e di lingua affine al greco classico, che occupò progressivamente tutta la Grecia continentale e buona parte di quella insulare.
Proprio per l’importanza, testimoniata anche da epica e mitologia, della città di Micene all’interno di questa nuova civiltà, essa viene definita civiltà micenea, dominando su buona parte della Grecia tra il 2000 e il 1200 a.C.
Visitando la città, ci avviciniamo alla tomba a tholos del leone, il cui nome è dovuto alla sua posizione vicino alla Porta dei Leoni. Sulla base della sua forma e costruzione è datata all’inizio del XV secolo a.C. Il lungo dromos di accesso è rivestito su entrambi i lati da grandi blocchi di pietra. Il suo ingresso è coperto da quattro monoliti. Si tratta della prima testimonianza esplicita dell’esistenza di una porta in questo tipo di monumenti. La copertura non è sopravvissuta, ma si stima che fosse alta circa 15 metri.
Lion tholos tomb. A tholos or “beehive” tomb, whose name is due to its location near the Lion Gate. On the basis of its form and construction, it is dated to the early 15th century BC. The long dromos (passage) is revetted on both sides by ashlar poros blocks. Its entrance is covered by four monoliths, in the external one of which are two holes, the earliest explicit evidence of the existence of a door in these monuments. The tholos has not survived, but is estimated to have been about 15 metres high.
La cittadella di Micene fu costruita sopra due colline e domina la pianura di Argo. Secondo il mito, Micene fu fondata da Perseo, figlio di Zeus e Danae. Per costruire la cittadella, Perseo impiegò i Ciclopi, esseri mitici dell’Asia: ad essi viene fatta risalire la denominazione di “mura ciclopiche”. Micene è legata nella tradizione alla dinastia degli Atridi, Agamennone, Comandante in Capo della Campagna di Troia, Clitennestra, Ipigeneia, Elettra, Oreste ed Egisto, eroi i cui nomi sono immortalati dai poeti omerici, dai poeti tragici e dalla letteratura mondiale e da ogni forma d’arte. La cittadella di Micene è la creazione più tipica e impressionante dell’architettura micenea. Fu sede dell’amministrazione del regno e delle sue varie attività, mentre i sudditi dimoravano fuori le mura, in piccoli insediamenti. I forti e solidi bastioni furono costruiti in tre diverse fasi (1350 a.C., 1250 a.C. e 1225 a.C.). L’area fortificata era di forma quasi triangolare e occupava una superficie di 30.000 mq. I seguenti monumenti possono essere oggi ammirati dai visitatori della cittadella di Micene.
Mycenae, built two hills, Profitis Ilias and Sara, dominates the Plain of Argos. According to myth, Mycenae was founded by Perseus, son of Zeus and Danae. In order to build the citadel, Perseus employed the Cyclopes, mythical beings from Asia, after whom the fortification walls were dubbed cyclopean. Mycenae is linked in tradition with the dynasty of the Atreides, Agamemnon, Commander-in Chief of the Trojan Campaign, Clytemnestra, Ipygeneia, Electra, Orestes and Aegisthus, heroes whose names are immortalized by the Homeric epics, the tragic poets and global literature and art. The citadel of Mycenae is the most typical and impressive creation of Mycenaean architecture. It served as seat of the administration of the realm and of its various activities, while the subjects dwelt outside the walls, in small settlements. The strong and solid ramparts were built in three differente phases (1350 BC, 1250 BC and 1225 BC). The fortified area was almost triangular in shape and occupied a surface of 30.000 sq. m. The followings monuments can be seen by visitors to the citadel of Mycenae:
1 – Porta dei leoni (Lion gate). 2 – Granaio (granary). 3 – Tomba a cerchio A (Grave circle A). 4 – Casa della rampa, casa del vaso del guerriero, grande rampa, camere ellenistiche ( Ramp house, house of the warrior vase, great ramp, hellenist chambers). 5 – Luogo di culto (cult centre). 6 – Quartiere nord, edifici del versante nord (North quarter, buildings of the north slope). 7 – Propilei del palazzo (Propylon of the palace). 8 – Palazzo (Palace). 9 – Templi precedenti (temples of historical times). 10 – Quartiere degli artigiani (Artisans’ quarter). 11 – Casa delle colonne (House of columns). 12 – Building Delta. 13 – Building Gamma. 14 – Estensione nord-est (Northeast extension). 15 – Cisterna ipogea (Underground cistern). 16 – Magazzini (North storerooms). 17 – Porta nord (North gate).
Ed ora ci avviciniamo alla Porta dei Leoni! Quante volte l’abbiamo vista sui libri di Storia, tutti noi!
And now we are approaching the Lion’s Gate! How many times have we seen it in the history books, all of us!
La salita in pendenza alla sommità della cittadella è stata ristrutturata da zero alla fine del XIII secolo a.C., assumendo la forma di un’ampia rampa monumentale. È sorretto da un ciclopico muro di contenimento ed era pavimentato con sottili lastre di scisto. La rampa inizia dal cortile interno della Porta dei Leoni, segue la pendenza delle rocce e si ferma alla sua estremità sud. A sud dell’estremità della rampa si trova una suite di quattro camere ellenistiche, le cui funzioni erano forse legate alla lavorazione e alla tintura dei tessuti, attività attestata altrove sul sito in questo periodo, nell’area del centro di culto.
Great ramp and hellenistic chambers. The sloping ascent to the top of the citadel was remodelled from scratch in the late 13th century BC, acquiring the form of a wide, monumental ramp. It is supported by a cyclopean retaining wall and was paved with thin slabs of schist. The ramp begins from the inner courtyard of the Lion Gate, follows the incline of the rocks and stops at its south end. South of the end of the ramp lies a suite of four Hellenistic chambers.Their functions was possibly related to the processing and dyeing of textiles, which activities have been attested elsewere on the site in this period, in the area of the cult centre.
Queste due case sono situate a sud del cosiddetto “Circle A”. La casa della rampa aveva almeno due piani, ma sono sopravvissute solo le fondamenta del piano terra. Prende il nome dalla Piccola Rampa lungo la quale è stata costruita. La casa del vaso del guerriero prende il nome dal famoso cratere decorato con una rappresentazione di guerrieri micenei. L’edificio è costituito da scantinati e magazzini, come si evince da una giara contenente olive carbonizzate e da vasi in bronzo rinvenuti al suo interno. In entrambe le case sono state trovate sepolture del Medio Elladico e del primo Tardo Elladico, il che indica che l’intera area faceva in precedenza parte del cosiddetto “Cimitero Preistorico”, che occupava il versante ovest della collina prima della costruzione delle mura di fortificazione.
Ramp house – House of the warrior vase. These two houses are situated to the south of Grave Circle A. The ramp house had at least two storeys, but only the foundations of the ground floor have survived. It was named after the Little Ramp alongside which it was built. The House of the Warrior Vase was named after the famous krater decorated with a representation of Mycenaean warriors. The building consist of basements and storerooms, as is deduced from a storage jar containing carbonized olives and by bronze vases found inside it. Burials of the Middle Helladic and the early Late Helladic period were found in both houses, indicating that this entire area was previously part of the so-called Prehistoric Cemetery, which occupied the west slope of the hill before the fortification walls were constructed.
Questo è l’ingresso principale al complesso del palazzo e si trova all’angolo nord-ovest. Sul lato nord si trovava un cortile lastricato, a un livello inferiore, in corrispondenza del quale terminavano le due strade che conducevano alla sommità della collina. Il “propylon” era a pianta quadrata, orientato N-S ed era costituito da due portici monocolonna divisi da un muro verticale con una porta al centro. Visibili oggi sono le basi delle due colonne. Sostituì una precedente costruzione ed era in uso fino alla distruzione del palazzo.
The Propylon of the palace. This is the main entrance to the palace complex and is located at its northwest corner. On the north side of the propylon lay a paved court, at a lower level, at which terminated the two streets leadong to the summit of the hill. The propylon was of a square plan, orientated N-S and consisted of two single-columned porticoes divided by a vertical wall with a door at the centre. Visible today are the bases of the two columns. It replaced an earlier construction and was in use until the destruction of the palace.
Il complesso del palazzo di Micene è stato costruito sulla sommità della collina. La maggior parte delle rovine visibili oggi risalgono al XIII secolo a.C, ma ci sono prove che l’uso del sito iniziò in un periodo compreso fra 3000 e 2000 a.C. La parte principale del complesso del palazzo copre un’ampia corte e il “megaron”, costituito dal portico d’ingresso, dal “prodromos” e dal “dromos” del salone principale che aveva al centro un grande focolare circolare. Il trono sorgeva a metà del muro posto a sud, che era crollato lungo il fianco della collina, insieme alla parte sud-est della sala ed è stato ricostruito di recente. Il “megaron” era il fulcro politico, amministrativo, militare ed economico di Micene. Fu distrutta, forse da un incendio, alla fine del XIII secolo a.C. Almeno una parte fu ricostruita forse nel XII secolo a.C., periodo in cui però aveva perso la gloria di cui godeva fino alla fine del secolo precedente.
The palace complex of Mycenae was built on the summit of the hill. Most of the ruins visible today date to the 13 th century BC, but there is evidence that use of the site began in the Early Helladic period (3000-2000 BC). The principal part of the palace complex coprises a large court and the megaron, consisting of the entrance portico, the prodomos and the domos of main hall which had a large circular hearth at the centre. The throne stood half way along the south wall of the domos, which had collapsed down the hillside, together with the southeast part of the room and was reconstructed recently. The megaron was the political, administrative, military and economic hub of Mycenae. It was destroyed, possibly by fire, in the late 13th century BC. A part of it at least was perhaps rebuilt in the 12th century BC, by which time, however, it had lost the glory it enjoyed until the end of the previous century.
La cittadella di Micene non era deserta dopo la distruzione del palazzo miceneo. La continuità dell’abitazione nel sito è confermata da grandi quantità di ceramiche, diverse tombe e alcuni edifici. Resti di un insediamento (IX-VIII secolo a.C.) sono stati rilevati nella corte del palazzo, mentre si ipotizza l’esistenza di un santuario un pò più a nord. Durante il periodo arcaico (ultimo quarto del VII secolo a.C.), sulla sommità della collina fu eretto un tempio con cella rettangolare. I reperti da qui includono rilievi unici, tra cui spicca la testa di una figura femminile, in maturo stile dedalico. Il successivo tempio ellenistico fu costruito sulle fondamenta di quello arcaico all’inizio del III secolo a.C., mantenendo il design semplice del suo predecessore. Un altare fu forse costruito più a sud, su una terrazza inferiore. Sono sopravvissuti solo pochi resti architettonici del tempio ellenistico. Atena o Era era la dea guerriera in entrambi i templi.
Temples of historical times on the hilltop. The citadel of Mycenae was not deserted after the destruction of the Mycenaean palace. Continuity of habitation at the site is confirmed by large quantities of pottery, several graves and a few buildings. Remains of a Geometric settlement (9th-8th century BC) were revealed in the palace court, while the existence of a Geometric santuary a little to the north is conjectured. During the Archaic period (last quarte of 7th century BC), a temple with a rectangular cella was erected on top of the hill. The finds from here include unique reliefs, outstanding among which is the head of a female figure, in mature Daedalic style. The later hellenistic temple was built upon the foundations of the Archaic one in the early 3rd century BC, keeping the plain design of its predecessor. An altar was possibly built further south, on a lower terrace. Only scant architectural remains of the Hellenistic temple have survived. Athena or Hera was the goddess warshipped in both temples.
L’austera bellezza di questi luoghi è fonte di grande meraviglia per il visitatore!
The austere beauty of these places is a source of great wonder for the visitor!
Qui si è forgiata la civiltà umana, quella che ancora oggi dopo migliaia di anni alimenta la nostra.
Here human civilization was forged, the one that still today after thousands of years feeds ours.
Voglio ringraziare di tutto cuore il mio amico Stefano Margiotta e la sua famiglia, per il meraviglioso catalogo fotografico che mi ha donato, a perpetua dimostrazione che il Mito continua a volteggiare per tutto il nostro Mediterraneo.
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