Non tutti conoscono il suo nome, ma laggiù, nel profondo sud, nel Salento profondo, c’era una donna, martire della sofferenza come pochi, che emanava un’incredibile aura di dolcezza, mitezza e smisurata fiducia in Dio: Mirella Solidoro, da Taurisano.
Il suo nome comincia ad uscire dai cuori della gente che l’ha conosciuta, dalle vie del suo paese natale, ha messo le ali ai piedi, si sta lentamente alzando in volo, verso un riconoscimento che per molti è un atto dovuto…
Era il 13 luglio 1964 quando nacque Mirella, una bambina come tante altre, che visse la prima infanzia serenamente con la sua famiglia. Fino a quando, all’età di 9 anni, il male si manifestò spietato. Un tumore incurabile comincia a infliggerle tremendi e incessanti tormenti, che la costringono ad un lungo esilio nel letto della sua casa. Eppure, in lei non c’è traccia di disperazione, tristezza, qualunque sentimento negativo che avrebbe afflitto certamente ogni persona comune. A 15 anni perde anche la vista. Ma lei viveva il suo calvario come una benedizione di Dio. Meditava su Gesù, componeva preghiere, poesia. Riceveva la gente, ascoltando le sofferenze di tutti ed ognuno confortando.
E la gente continuava ad andare da lei, evidentemente avvertivano quel contatto mistico con Dio, così come il giorno del suo funerale centinaia di persone avvertirono un indicibile profumo di rose, all’atto di scoperchiare la sua bara per l’ultimo saluto…
Ora che è in corso la causa di canonizzazione si metteranno insieme tutti i fatti soprannaturali legati a questa dolcissima figura di donna. Tutti, da ogni dove, avranno i loro racconti da fare. Anche chi scrive ha avuto modo di apprendere, da persone di assoluta fiducia, l’intima aura di santità di Mirella, che la “conosce”, pur non avendola mai potuto incontrare di persona, nel suo breve passaggio in terra conclusosi il 4 ottobre 1999 (il giorno della memoria liturgica di San Francesco d’Assisi).
Mirella parlò con Dio e con la Madonna, si rese immensamente felice della sua vita condividendo la sofferenza di Cristo in terra, se ne andò a 35 anni come piccola bimba ed una vecchietta saggia: prodigi che sono concessi a ben poche persone.
Per chi voglia sapere di più della sua vita eroica consulti il sito www.mirellasolidoro.it e stia pur certo di entrare in una dimensione privilegiata. Di conoscere da vicino la figura di una delle più straordinarie vite di santi del Salento.
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