Viaggiare come Ulisse è la nostra aspirazione. Il Salento la nostra terra, il campo di partenza. Rivelarlo, in ogni suo aspetto, anche il più recondito, l’ambizione. Andare oltre le sue Colonne d’Ercole, il naturale cammino! Così, la sirena del nostro logo ci guida in questo ideale percorso attraverso le bellezze del mondo. Seguiteci!
L’idea di questo sito web nacque nella primavera del 2013, quando assieme all’amica Lory Larva decidemmo di creare un angolo di racconto e di ricerca tutto nostro, cui dedicarci nello svago della domenica. Un sito diverso dagli altri, per far vedere un Salento “a colori”, attraverso migliaia e migliaia di foto, che accompagnassero le descrizioni. Poi il sogno è cresciuto tanto che l’amica dovette lasciar perdere per pensare… al lavoro! Io invece tengo duro, aiutato dalla pazienza di una moglie e dei bambini complici, che mi seguono e assecondano in tutto! Ogni nostra passeggiata verso la “scoperta”, è un nuovo reportage, che non si esaurisce e finisce con l’articolo pubblicato, perché esso viene rivisto e aggiornato, di nuove foto e notizie, appena esse mi vengono incontro! Un sito-web in divenire, un organismo fluido in un mondo liquido, proprio come la sirena a due code che mi ha ispirato nel disegnarla, in un mare di conoscenza, cui non basterà una vita per compiersi! A questo proposito, di seguito pubblico la mia ricerca della sirena a due code nel Salento, un simbolo che per qualche arcano motivo ha radici profonde proprio in questo territorio, più che altrove in Italia: ne ho censite 65, la maggior parte proprio nella provincia di Lecce. Di seguito, il nostro video-racconto, e l’intera galleria fotografica della Ricerca! (Se vi piace questo sito-web aiutateci a sostenerlo, acquistando i libri del suo autore a questa pagina!)
- La Sirena all’interno del castello di Acaya.
Qui sopra, siamo nella sagrestia della chiesa di S. Niccolò e Cataldo (Lecce), dove il motivo della sirena a due code ritorna più di una volta, fra altre figure mitologiche.
La Sirena qui sopra si trova all’interno di Santa Maria del Romitorio (Brindisi), e la foto è tratta dal sito web Brundarte.
La Sirena segnalataci dall’amico e archeologo Danny Vitale, situata all’angolo di un palazzo di Brindisi.
Per completare Brindisi (per ora) ecco la sirena segnalataci da Ornella Tarullo, in Largo Laviano.
Anche questa è “diversa”, situata nel chiostro del convento francescano di Leverano.
Questa è ben nascosta, all’interno di una delle torri del castello di Corigliano d’Otranto.
Qui sopra siamo davanti alla colonna destra dell’ingresso alla chiesa di S Niccolò e Cataldo (Lecce): sotto l’acquasantiera, questa splendida sirena…
Questa è l’unica (finora) con le due code trasformate in delfini. Si trova all’interno di Masseria dell’Alto, Santa Caterina (Nardò).
La cosa meravigliosa di questa mia ricerca è che essa ha scatenato l’empatia e la gentilezza di amici e conoscenti, che in alcuni casi mi segnalano le sirene più nascoste! Sopra, siamo davanti ad una bicaudata ancora “diversa”. Si trova nel centro storico di Martina Franca: me l’ha segnalata l’amica Serena Marchese, la foto è di un’amica che non sentivo da anni: Melinda Massaro.
L’amica Giovanna Falco invece mi fa notare come questo angioletto scolpito sulla facciata della chiesa di San Francesco di Paola a Lecce, ricordi molto… il nostro soggetto!
Qui siamo all’interno del convento dei Domenicani di Muro Leccese.
Questa si trova sulle arcate del palazzo ducale di San Cassiano.
Sembra solo un fregio, molto ben nascosto sulla facciata di Palazzo Vernazza (Lecce), ma non lo è…
Palazzo Imperiali (Francavilla Fontana), segnalatami dall’amico Paolo Pati.
Gallipoli, facciata della chiesa di San Domenico: la sirena è più stilizzata, ma sempre posta in evidenza sopra l’ingresso al tempio…
Una sirena bicaudata di duemila anni fa, da una lucerna del Museo Archeologico di Brindisi.
Carosino (Taranto), Palazzo Ducale: un’immagine emblematica, ripetuta più volte (come a San Cassiano).
Surbo, chiesa matrice: la sirena è ben nascosta dietro un arco.
Colonna della facciata esterna della chiesa matrice di Veglie.
Corte del centro storico di Galatina, segnalatami da Raimondo Rodia (ma queste però non sono bicaudate).
Al centro dell’architrave dell’accesso alla cripta del Santuario della Madonna della Grotta (Carpignano Salentino) c’è un’altra sirena.
E qui siamo nello storico palazzo della Biblioteca Comunale di San Donato, sulla volta affrescata di una stanza. Nella pinacoteca dei frati di Fulgenzio a Lecce si custodisce una splendida opera settecentesca molto simile a questa. Poi c’è una sirena anche nella zona absidale della chiesa matrice di Carovigno, e a Ginosa, nella chiesa di Sant’Antonio.
Qui sopra, riproduzione dello stemma dei Laviano, palazzo nobiliare di Erchie.
P.S. La ricerca è in divenire, quindi annoto qui le ulteriori sirene. Una l’ho trovata in un affresco della cinquecentesca casa-torre “Capelluti” di Merine. Per vederla, vi rimando ad un video documentario che ho realizzato per Telerama, lo allego qui di seguito, e si trova al minuto 4,55. Un’altra è appena venuta fuori dal restauro di un affresco di una casa in piazza Salandra, a Nardò. Poi nella cappella di San Marco, del castello di Copertino. La numero 67 (per ora) all’interno della chiesa del Crocifisso a Squinzano.
Nel 2017 ho incontrato la studiosa e ricercatrice olandese Selma Sevenhuijsen (venuta a mancare nel 2024), che ancora prima di me era alla ricerca del simbolo della sirena a due code, ma in giro per l’Europa. Aveva scoperto sul web la mia ricerca ed era partita dall’Olanda per venire a vedere queste sirene salentine, dal vivo…
…ed a dicembre 2019 è nato questo libro, pubblicato in Italia da Effigi, “Signora della Porta del Cielo – Viaggio in Italia alla ricerca della sirena bicaudata”…
…nel quale è confluita anche la mia ricerca fotografica di questo antichissimo simbolo in Salento…
…per un viaggio che si prospetta ancora tutto da vivere!
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Bellissimo catalogo!!!! Complimenti!!!!! Mas lo sai che anche i longobardi provengono da una sirena bicaudata?
Chissà quanto ancora c’è da approfondire!