Il Parco Archeologico
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Muro Tenente è una delle città più interessanti dell’antica Messapia, forse ancora non abbastanza rinomata come meriterebbe, ma una visita nel suggestivo parco archeologico, posto fra Latiano e Mesagne, lascia soddisfatti i visitatori, grandi e piccoli.
Un sito frequentato dalla notte dei tempi, fin dal Neolitico (IX millennio a.C.), e di cui gli scavi archeologici hanno rinvenuto tracce evidenti. La città messapica è attestata a partire dal IV secolo a.C. insieme alla rilevazione di varie sepolture, fornaci, strade e diversi nuclei abitativi. La Libera Università di Amsterdam, attraverso i suoi scavi del decennio 1992-2002, ha confermato la presenza di abitazioni d’epoca ellenistica, fra IV e III secolo a.C.
Cominciamo dunque la nostra esplorazione. Secondo alcuni studiosi, Muro Tenente sarebbe la “Scamnum” riportata dalla Tabula Peutingeriana (la mappa che mostrava tutto il mondo Romano), localizzata in effetti come ultima “fermata” sulla non lontana da qui, via Appia, prima che questa arrivasse a Brindisi. Ma non ci sono certezze archeologiche che lo possano confermare con sicurezza. La città era circondata da pascoli e campi coltivati.
Archeologi-guide accompagnano le visite in questo scrigno nelle campagne…
Sopra, vediamo un pozzo, dal quale l’insediamento messapico attingeva l’acqua…
E poi, qui siamo nella necropoli, attestata a partire dal V secolo a.C.
Delle strutture abitative si è conservato il perimetro, che rende molto bene l’idea delle dimensioni, e che ha consentito una realistica ricostruzione…
Il Parco Archeologico ha ricostruito le case dei suoi abitanti…
…e gli archeologi hanno consentito che tutto fosse praticamente come 2500 anni fa!
All’angolo del perimetro di una casa resistono ancora le originali pietre paracarri, che aiutavano le manovre dei carri sulle vie cittadine.
Gli scavi hanno riportato alla luce un tempio del III secolo a. C. probabilmente dedicato ad una divinità femminile.
Si tratta di un raro tempio, costruito in elevato…
…che presenta diverse similitudini con il tempio ritrovato a Castro, più a sud.
L’estensione del sito copre i 50 ettari, nel periodo del suo massimo splendore, e lo vediamo in parte nella foto sopra.
Nell’immagine sopra, fornita dal prof. Paul Arthur, vediamo il classico villaggio a capanne che si incontrava nel Salento, fra VIII e VII secolo a.C. nel periodo in cui nasceva la città spartana di Taranto, contro cui il mondo messapico si trovò poi così spesso a scontrarsi. Anche Muro Tenente doveva apparire così.
Tutto il terreno intorno è colmo di cocci, affioranti ovunque: qui sopra, un frammento di tegola da abitazione.
Qui sopra, siamo davanti ad uno scorcio delle mura che cingevano la città, in origine lunghe complessivamente 2.675 metri.
Una torretta di avvistamento costruita a beneficio dei visitatori rende il colpo d’occhio nel complesso della città.
Qui siamo nei pressi del muraglione più vistoso…
Un muraglione che fu rinforzato anche con le grosse lastre dei sepolcri, forse mentre arrivavano i conquistatori romani…
Con l’occupazione romana comincia il lento decadimento di Muro Tenente…
Sopra, siamo arrivati davanti ad un interessante saggio di scavo del 2011, che ha messo in luce i resti di una vasca dotata di scaletta, probabile impianto per la trasformazione dei prodotti agricoli. Le pareti interne sono rivestite con uno spesso strato di intonaco. Siamo nella città romana, fra II e I secolo a.C.
Sempre con la campagna di scavo del 2011 è venuta alla luce (sopra) la fondazione di un piccolo edificio funerario, il naiskos, piccole edicole di culto, la cui iconografia ci è nota attraverso i grandi vasi di produzione magno-greca. Siamo nella città messapica, III secolo a.C.
Muro Tenente ha restituito diversi reperti che mostrano la sua vivacità culturale ed economica…
…fra cui le classiche trozzelle, il vaso tipicamente messapico…
…e molti frammenti, che mostrano aspetti di vita anche quotidiana…
…alcuni cocci sono finemente decorati, lasciano solo immaginare la loro bellezza…
…per cui è auspicabile sperare che l’opera di scavo archeologico possa riprendere, per avere in dono dalla Storia altri scorci del suo bellissimo passato.
Ogni anno, con un programma estivo ricco di visite guidate, anche per bambini, il Parco Archeologico di Muro Tenente offre alla comunità ed a tutti i visitatori la possibilità di un viaggio indietro nel tempo, ma anche serate di svago e di concerti, allo scopo di un comune arricchimento culturale. Una visita è consigliabile a tutti! Per qualsiasi info o prenotazione visita il sito ufficiale.
(grazie agli amici e archeologi Cristian Napolitano, per la passione e l’impegno dedicato allo studio sul campo, e Patricia Caprino, anche per avermi segnalato questa visita!)
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