Lecce custodisce fra i suoi musei cittadini lo scrigno dello storico Istituto Galilei-Costa, opera dello scienziato salentino Cosimo De Giorgi (1842-1922), la cui opera è stata poi ultimata dal suo altrettanto insigne successore, lo scienziato Liborio Salomi (1882-1952). Raccoglie collezioni e testimonianze di fauna, flora, minerali, fossili ed ossa provenienti soprattutto dal territorio salentino
ma non solo, da tutto il mondo! Per oltre 40 anni è rimasto chiuso fra le spesse mura dell’antico edificio, conservandone l’originale impostazione e arredamento. Varcare oggi la porta di questo museo offre l’impagabile e affascinante sensazione di andare indietro di oltre cento anni e mettere piede nel secolo scorso!
Particolarmente affascinato dalla figura di Cosimo De Giorgi, non ho potuto che emozionarmi, nell’osservarlo in questa gigantografia esposta nella scuola, che lo mostra, con ancora i capelli neri, assorto nella grande sala del museo, rimasta esattamente uguale, ancora oggi!
E c’è anche Liborio Salomi, che fu incoraggiato proprio dal suo maestro, nel continuare questa opera all’epoca così avveniristica!
Ho percorso questi ambienti assieme al mio bambino, ma devo ammettere che dallo stesso entusiasmo quasi infantile sono stato colto anche io, nell’osservare gli scheletri di grandi balene…
…e cetacei degli oceani.
C’è una bellissima collezione di fiori, che gli scienziati non trovarono di meglio che farli riprodurre fedelmente ai bravissimi cartapestai leccesi dell’epoca, per farli consultare ai ragazzi. Li vediamo qui sopra, una gran bella trovata!
Il resto delle vetrine invece ospitano reperti assolutamente veri.
Di ogni genere, dai vari tipi di rocce, a conchiglie, e fossili.
Un panorama completo e affascinante, di cui qui lasciamo qualche foto.
Variegato e variopinto come non mai il paesaggio faunistico…
…che mostra animali di tutti i tipi, anche extraeuropei, perfettamente imbalsamati.
Qui sopra un altro fossile colossale.
C’è anche una sezione archeologica, con moltissimi reperti provenienti dalla Grotta del Diavolo (Leuca, punta Ristola, situata presso la Grotta Porcinara)…
…che è un vero e proprio tuffo nella nostra preistoria…
Fra i resti provenienti dalla grotta anche vari cocci, resti di vasellame di vario genere…
Tornando alla sezione faunistica, ecco il reparto degli uccelli…
…gli invertebrati…
…ed ancora rocce e minerali di ogni tipo.
La vetrina della mineralogia mostra anche alcuni attrezzi da lavoro degli scienziati di allora…
…e poi ancora bellissimi esempi di rocce, di ogni genere!
Qui abbiamo un raro caso di animale deforme, conservato praticamente intatto.
La sezione marina…
…che mostra anche arti di pesce-sega e pesce-spada.
Dopo i mammiferi e i pesci, persino la sezione degli insetti…
…granchi, e altri animaletti!
La scuola, in realtà ha due musei: qui siamo nella sezione di Fisica…
…dove sono custoditi una miriade di attrezzi da lavoro e di sperimentazione dell’epoca…
…alcuni dei quali vere chicche di archeologia industriale, uniche al mondo!
Insomma, una visita in questo scrigno della Scienza non mancherà di sorprendere chiunque! Io ringrazio la gentilissima Preside dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, che mi ha accordato il permesso per questa visita e la possibilità di poterla condividere in rete. Questa terra è stata culla di uomini e scienziati di livello superiore, che troppo spesso oggi si finisce col dimenticare. Questo il mio piccolo contributo!
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