La Valle dell’Idro è un piccolo mondo antropizzato che ha mantenuto quasi miracolosamente ambienti rupestri intatti e ricolmi di graffiti, che molto trasmettono ma anche nascondono, agli occhi del viandante moderno, in questa affascinante vallata. Un tempo erano ben diversi i pellegrini che la attraversavano, ed è difficile osservarla con gli occhi di allora, ma è un’esperienza da vivere.
Questo scorcio di Salento antico, che si protende verso oriente nasconde certamente altre cavità rupestri, nei dintorni. Qui, siamo nei pressi del Monte le Piccioniere…
…sul cui costone tufaceo si apre questa cavità artificiale…
…al cui lato, ma anche sopra l’ingresso, si aprono nicchie che certamente servivano da alloggio ai lumini. Era forse una meta per i viandanti che attraversavano la valle?
Una volta entrati, si apre una grande sala di forma vagamente quadrata. Non si può sapere il periodo in cui fu scavata, però si intuisce una lunga continuità abitativa.
Sulla destra, si apre l’accesso ad un altro ambiente: in basso, sulla destra, una pozzella perfettamente circolare, e sopra l’ingresso invece un’iscrizione…
…purtroppo non facilmente traducibile, per via del progressivo deteriorarsi della tenera roccia tufacea. Forse è proprio qui, la chiave interpretativa dell’ambiente.
Questo secondo ambiente è invece circolare…
…stranamente non presenta iscrizioni, ma varie nicchie e alloggiamenti ricavati nella parete rocciosa.
Torniamo nella sala dì accesso…
… completamente ricolma di croci, croci potenziate, rappresentazioni del Monte Calvario e simboli della Passione di Cristo…
E’ stata sezionata praticamente tutta la parete!
Le date rimaste sulla roccia partono dal Seicento, fino ad arrivare al Novecento!
Fra le varie ipotesi che ho raccolto su questa grotta, ce n’è una che la ritiene una sorta di “santuario” contadino di ex-voto…
…purtroppo non si trovano tracce che aiutino a comprenderla. Se non quella iscrizione, da tradurre…
Tornare fuori, nella vallata ricoperta da olivi, lascia dentro sensazioni intense, imbevute dall’odore di umidità, che traspira da queste rocce fino al nostro intimo, con tutto il suo carico leggero e insieme intenso di storia minima di questa terra.
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