Con grandissimo orgoglio desidero condividere con voi le immagini della chiesa templare di Ognissanti a Trani. Ricchissima di simbologie esoteriche e di riferimenti alla geometria sacra, questa chiesa è un luogo affascinante e di grande misticismo.
Cominciamo ad osservare i suoi dettagli.
Dettaglio dell’abside, che si affaccia sul mare nel vecchio porto di Trani.
“Qui riposa Costantino abate e medico, pregate per la sua anima”. Costantino è considerato, non unanimemente, un appartenente all’Ordine dei Cavalieri Templari.
Capitello sormontante la semicolonna di destra del portale centrale. Si notano due angeli muniti di scettro che reggono un globo. Quello di sinistra ha una sfera contenente una croce latina, quello di destra infilza le fauci di un drago e nel globo si nota una croce di Lorena (croce patriarcale o croce d’Angiò). Alle loro spalle un misterioso viso barbuto…
Dettaglio della monofora dell’abside centrale. In basso a sinistra un simbolo molto particolare: quella che pare essere una croce del Tau ( utilizzata inizialmente come simbolo anche dai templari ) fusa con una sorta di A, il cui trattino è stato sostituito da una sorta di cuneo. Di fianco si riconosce il Nodo dell’Apocalisse, le cui asole potrebbero rappresentare i quattro elementi alchemici fondamentali (aria, acqua, fuoco e terra) mentre il cerchio centrale rappresenterebbe la “quintessenza”. Più a destra un motivo ad intreccio di chiara origine celtica.
L’interno della chiesa di Ognissanti che sorge in pieno centro storico.
Dettaglio di una delle sei colonne che delimitano le navate.
Dettaglio del capitello sormontante la semicolonna di sinistra del portale centrale. Si notano due angeli muniti di scettri che sorreggono dei globi (in quello di destra si nota chiaramente che contiene una croce patente, simbolo dei templari).
Dettaglio del portale centrale visto dal portico. E’ sormontato da una lunetta dove è rappresentata l’Annunciazione.
Dettaglio degli stipiti marmorei del portale centrale. Una sorta di menestrello, dalla folta capigliatura e dalle fattezze animalesche, suona un’antico strumento musicale simile al violino.
Idem. Un esempio di “Femme aux serpents”. Una vergine allatta dai propri seni due serpenti. E’ un’allegoria medievale della lussuria che, probabilmente, trae origine da divinità femminili ancestrali come Ishtar e Lilith.
Idem. Un tritone.
Idem. Una strana figura umana ma con la testa di toro…
Idem. Un centauro.
Idem. Due pavoni che si abbeverano dallo stesso calice, simboleggianti l’Eucaristia.
Lo straordinario abside.
Dettaglio dell’abside.
Idem.
Nodi e intrecci.
Al centro una sorta di drago divora la propria coda. Evidente richiamo al simbolismo dell’uroboro (che rappresenta, come noto, la ciclicità dell’universo).
Grifoni.
Simbologie di difficilissima interpretazione. Al centro pare essere raffigurato un calice mentre a destra un possibile simbolo del femminino sacro…
La parte absidale della chiesa vista dal porto.
Testo e foto di Giorgio Zaffaroni. Percorsi nell’Ignoto.
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