I padri Celestini hanno lasciato tante opere in Salento, e non solo nel capoluogo, a testimonianza della loro presenza e laboriosità. Essi acquistarono il feudo di Carmiano nel 1448, dai baroni che avevano lo governato per circa sessant’anni. In questi anni loro avevano costruito un palazzo, in cui risiedevano. Quando i celestini s’insediarono a Carmiano,
scelsero come dimora l’allora Palazzo Baronale, che con le dovute modifiche divenne un convento.
Il palazzo fu realizzato in varie epoche e il nucleo più antico risale alla prima metà del XIV secolo.
Ora è di proprietà del Comune, e attende un’opera di restauro, dopo tanto tempo di abbandono. Però, grazie agli amici di facebook che lo hanno potuto visitare, condivido qui le loro foto degli interni, da sempre “vietate” a tutti noi appassionati della storia di questa terra…
Articolato in piano terra e primo piano, presenta un maestoso prospetto movimentato da porte e finestre e da un ampio portale affiancato da due nicchie con statue di santi e sormontato dallo stemma dell’ordine dei Celestini.
La cappella al suo interno, dedicata a San Donato, è affrescata con pregevoli dipinti. Il chiostro è dominato da un pozzo decorato con grande fastosità barocca. Il primo piano ospita le stanze in cui vivevano i monaci.
Questo palazzo, in tutta la sua decadenza, resta un affascinante scrigno di storia…
…per cui ringrazio Andrea, che mi ha concesso le foto (vivicittanews.it)…
…che ho potuto così condividere con tutti voi, anche se con poche notizie raccolte da Wikipedia. Spero di poter presto approfondire!
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply