La cappella di Santa Maria di Pompignano è uno dei numerosi luoghi storici abbandonati al proprio destino, in un Salento sempre più lontano dalle proprie origini, che non riesce più a custodire i segni del proprio passato. Si tratta di una chiesa rurale, il cui nucleo più antico risale forse al X secolo. E’ costruita ad unica navata, e ristrutturata fra Tre e Quattrocento.
Pare che essa sorse (facente parte di un villaggio medievale) nei pressi di un piccolo insediamento di età Romana, o forse addirittura messapica.
Le sue dimensioni erano notevoli, e caratteristico l’ambiente antistante…
…che mi ricorda molto quello della chiesa di Alezio, la Madonna della Lizza (sopra).
A destra della parete absidale è stato segnalato da più studiosi un cippo, una stele di età romana, che però non sono riuscito a documentare (non vorrei fosse stato trafugato).
Purtroppo, l’intera volta della chiesa è crollata, reggono ancora in piedi i pilastri…
…e solo l’intervento congiunto di più enti potrebbe ricostruire questo piccolo gioiello, situato non distante da Muro Leccese, in territorio di Sanarica.
Sul muro esterno antistante, si nota ancora la pietra alla quale si legavano gli animali: questo era un tempo una fiorente comunità agricola.
L’interno doveva essere tutto affrescato, ma oggi restano visibili solo poche tracce di decorazione…
…in via di disfacimento totale…
…emblematicamente, come questa croce per terra…
Questa zona, presso Muro, era ricca di cappelle, che erano luoghi di rito ancora greco, nonostante i Normanni dominavano ormai il Salento. A testimonianza di ciò, resta ancora, non lontano da qui, un altro rudere affascinante: quello di Santa Barbara.
La volta sopravvissuta è ancora in piedi, assillata dagli agenti atmosferici, e resiste ancora, quasi per miracolo…
…scrivo queste poche righe soprattutto per lanciare anch’io, il mio disperato appello alle autorità competenti, affinché trovino le risorse per il salvataggio.
Bellissimo, e ancora in piedi miracolosamente, questo arco ogivale che dovrebbe risalire al Quattrocento…
…ma la natura si sta riprendendo tutto. E solo un’azione tempestiva non più rinviabile, potrebbe salvare Santa Maria di Pompignano.
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