A Mottola le chiamano le grotte di Dio, incastonate in un paesaggio a dir poco definire affascinante, una lunga serie di chiese rupestri da sfoggio di fede e perizia ammirevole, che richiederebbe un lungo periodo di escursioni: qui, siamo presso la cripta di Cristo alle Grotte. Un luogo che, come anche in altri contesti appare evidente, la continuità abitativa non è mai finita.
In questa regione, gli studi hanno dimostrato che la genesi storica del fenomeno della vita in grotta conosce un primo momento nel periodo preclassico, con l’inizio dello sfruttamento delle cavità naturali per uso domestico…
…una seconda fase si ebbe nel periodo fra il Tardo Antico e il Basso Medioevo, quando si affermò l’uso di scavare le pareti tufacee per costruire veri e propri villaggi in rupe.
Lo studioso Cosimo Damiano Fonseca inventò la definizione “civiltà rupestre”, per indicare così un insediamento che vedeva una sorta di coordinamento in questo villaggio, il suo contesto viario, la struttura delle grotte e tutti gli elementi urbanistici che lo caratterizzavano.
Da sfatare, dunque, il mito che questo tipo di insediamenti fossero stati un’esclusività dei monaci eremiti. La realtà fu molto più complessa ed affascinante.
Nei pressi di questa masseria troviamo un altro esempio, delle numerosissime chiese rupestri che costellano il territorio di Mottola…
Nonostante qualche cedimento strutturale, tutta la sua piccola ed insieme grandiosa architettura, letteralmente estratta dal banco calcarenitico, si mostra a noi ancora oggi…
…come imponente è il Cristo rappresentato sull’altare principale…
L’esterno del tempio presenta una piccola necropoli medievale.
I secoli hanno lasciato, come in altri luoghi simili, le epigrafi dei viandanti e i pellegrini che transitavano da qui…
San Nicola di Myra è di casa a Mottola, ancora prima che le spoglie del santo arrivassero a Bari nell’XI secolo, ed anche qui si trova un suo suggestivo affresco.
Per chiunque sia appassionato di queste realtà, ma anche per chi semplicemente ama percorrere luoghi incontaminati fra la natura e la storia, contatti l’ufficio Iat di Mottola e cominci la sua avventura!
(grazie all’amico Gianluigi Vezoli per il reportage fotografico)
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply