Fino a poco tempo fa, la chiesa di Santa Maria dei Dolori (o dell’Addolorata) a Presicce, versava in grave stato di abbandono. Ci è voluto l’arrivo di Don Francesco Cazzato (un grande difensore della storia e la cultura locale, come dimostra anche il recupero del Santuario di Leuca Piccola a Barbarano) per riuscire a salvare questo luogo, sorto ai primi anni del ‘700 e assai caro ai presiccesi.
Il celebre studioso locale, Giacomo Arditi, nel XIX secolo, paragona la chiesetta dell’Addolorata ad una sentinella che guarda e presidia dall’alto il suo paese natio.
Sorge infatti sopra l’altura che domina Presicce, e qui la vediamo in qualche fotografia del 2013.
Qui sopra vediamo invece l’opera completata in questi giorni… l’altare rimesso a nuovo…
…con al suo centro, l’Addolorata…
Sulle pareti si sono salvati due affreschi, e parecchi graffiti ed incisioni col carboncino (come in Salento abbiamo già riscontrato in altri luoghi, come alla Madonna dell’Alto a Felline, per esempio), restaurati da Andrea Erroi…
…il santo riprodotto è un pò difficile da riconoscere, e secondo Don Francesco viene dalla precedente e molto più antica chiesa che precedette l’odierna…
…fra i graffiti, molte navi che solcano il mare…
…oltre ad una figura femminile, racchiusa in un ovale… che però non sembra portare l’aureola dei santi…
Sopra la porta di ingresso, l’altro affresco salvato…
…che riporta una delle scene-madri della Passione di Gesù…
Accanto alla chiesa, c’è un ambiente rupestre, che certamente era il primitivo insediamento religioso. Don Francesco suppone che la roccia intagliata nella foto sopra siano i resti dell’abside dell’antica cripta rupestre…
…poi, tutto fu stravolto… resta qualche croce graffita sulle pareti, una, qui sopra, che riproduce il simbolo del “Cristo ancora di salvezza”, con la croce a forma dello strumento della nave…
Altro ambiente, più profondo, all’interno della collina…
…mentre sopra alla chiesa più moderna c’è il ricovero dei suoi custodi, voltato a botte…
All’esterno, si sono rimesse in vista le antiche gradinate d’accesso alla collinetta…
…verso la cui cima c’è anche la croce dei Passionisti…
La festa dell’Addolorata fu fissata sin dall’antichità al venerdì precedente la settimana di Pasqua. Qui si teneva una fiera di animali, conosciuta e frequentata dagli abitanti del circondario. Nel 1906 si verificò un evento luttuoso accaduto durante lo svolgimento di tale festa: “il 6 aprile giorno di Maria Santissima Addolorata, facendosi lo sparo del giorno successero delle disgrazie: allo scoppio delle bombe uno fu colpito e ucciso immediatamente e questo era di Salve, e così altre piccole e grandi disgrazie del medesimo sparo”.
Oggi, l’antica tradizione della festa e della devozione viene restituita alla cittadina.
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