Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website I segreti della Serra dell’Alto a Campi

I segreti della Serra dell’Alto a Campi

La Serra dell’Alto, quello stupendo scenario naturale che si estende in agro di Campi Salentina, sulla strada verso Squinzano, è un luogo veramente unico, di grande suggestione, fonte di incroci storici ancora tutti da scoprire, analizzare, interpretare. Oltre che un sito ancora in parte intatto, dal punto di vista naturalistico.

Avvicinandosi alla chiesa romanica della Madonna dell’Alto la stessa aria profuma di cose antiche, sarà per le querce, che qui sono riuscite a conservarsi in un boschetto salvatosi dalla distruzione della grande foresta che un tempo partiva da Oria e giungeva qui, alle porte di Lecce.

serra dell'alto

Cominciamo col notare le cose suggestive di questo luogo. Innanzitutto, qui, molto prima della chiesa cristiana c’era un insediamento d’epoca classica. E non è l’unico caso, come dimostrano le chiese altomedievali della Gallana (Oria) e di Crepacore (Torre Santa Susanna), sorte, non troppo lontano da qui, sopra un insediamento romano. Anche questa chiesa conserva, all’interno della struttura muraria, delle colonne d’epoca classica, che si possono osservare dall’esterno, sulla parete laterale del monumento…

serra dell'alto

…ma la scoperta della iscrizione messapica con il nome di Afrodite, la dea greca dell’amore, avvenuta alla base di questa collina, lascia supporre un insediamento del IV secolo a.C. molto precedente ai Romani.

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La foto sopra, un calco dell’originale, conservato dal prof. Alfredo Calabrese, lascia anche immaginare la probabile presenza di un tempio dedicato alla dea. Forse le colonne su cui è stato poi impostato il muro perimetrale della chiesa derivano proprio da questo tempio, posto allora in cima alla collina: forse, la montagna sacra degli indigeni di allora!

serra dell'alto

Il boschetto di querce circostante nasconde anche qualcos’altro di singolare: uno scavo regolare sul basamento roccioso, una piccola scalinata…

fonte battesimale per immersione

…si tratta forse del fonte battesimale della primitiva colonia cristiana. Dell’epoca in cui si praticava il battesimo per immersione. E’ posto a poche decine di metri dalla chiesa: in origine, ci si battezzava, appunto, prima di entrare in chiesa. E all’interno della chiesa, l’unica traccia di affresco visibile pare rappresentare proprio un’immagine assai cara alla chiesa primitiva…

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…quella dell’Arcangelo Michele, nell’atto di trafiggere il mostro. Dell’immagine purtroppo si nota solo il corpo mostruoso, in basso a sinistra, nella foto qui sopra.

villa palladiana di campi

Pochi altri metri più in la, e siamo davanti alla cosiddetta “Villa Palladiana”. Anche questa struttura è un mistero: costruita a inizio del 1800, probabilmente sui ruderi di “qualcos’altro” di precedente, oltre alla sua strana planimetria (tutti gli ambienti convergono intorno alla sala centrale voltata a cupola), sembra avere le mura molto più spesse del normale. L’interno è assai più piccolo dell’esterno. E poi, dietro di essa, il terreno scende all’improvviso giù, ripido, e non ci è sfuggita una piccola apertura, venuta ad aprirsi forse dopo un cedimento…

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Il varco è piccolo, tuttavia sbirciando dentro, l’ambiente pare aprirsi a dismisura…

serra dell'alto

Ci entro quasi strisciando, qui gatta ci cova!

serra dell'alto

Stupefacente! A primo impatto ho pensato ad un frantoio. Ma quella specie di base centrale è piccolissima, inoltre non ci sono aperture sul soffitto per gettare le olive, nessun altra nicchia o ambiente per il ricovero. Si vede ora l’ingresso originario, sulla destra. E a colpi di flash, nel buio pesto, anche la forma dell’ambiente: un triangolo, perfettamente scavato nella roccia!

serra dell'alto

A ben guardare, sul lato opposto all’entrata originaria, la cripta pare continuare: una parete ostruisce il passaggio, ma non si capisce se è stata costruita posteriormente. Ci sbircio oltre…

serra dell'alto

Una frana sembra ostruire il passaggio. Ma la direzione porta sotto la Villa Palladiana… di cosa si tratterà mai? Le cose sono collegate? Quella Villa, che alcuni mi raccontano come luogo “da evitare” per via di certi racconti, pare proprio nascondere chissà che cosa!

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Vista da qui, la forma a triangolo della stanza è ancora più evidente. E ai lati, corre una specie di sedile, per tutto il perimetro.

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Uscendo fuori, ora riesco a individuare il vero ingresso all’ipogeo…

serra dell'alto

…mi sembra molto interessante! Non sembra una normale cripta di culto, nessuna traccia di affreschi. Non è un frantoio. E quella colonna, li sotto? Quasi un menhir sotterraneo! Ovviamente non lo è. Le ipotesi dobbiamo farcele tutti.

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I segreti della Serra dell’Alto a Campi

One comment to I segreti della Serra dell’Alto a Campi

  • Alessandro F.  says:

    Conosco bene il posto ma l’epigrafe non l’ho mai vista. I tre nomi sono al genitivo espresso in -AS col significato di (appartenente a) Millanoa sacerdotessa di Afrodite databile tra il V e il IV secolo a.C.

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