V EDIZIONE DELLA SEMINA COLLETTIVA DEI CEREALI ANTICHI
Domenica 5 novembre a Castiglione d’Otranto, zona Curteddhra, h 10-15
Ospiterà il primo confronto pubblico della rete dei custodi dei cereali antichi del Salento con una riflessione su prospettive, difficoltà, organizzazione di una filiera etica. La quinta edizione di “Chi semina utopia raccoglie realtà”, frase presa in prestito dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini, servirà a rilanciare il significato della semina collettiva di grano, orzo, farro e dei “miscugli”, centinaia di semi coltivati tutti insieme secondo l’insegnamento del genetista Salvatore Ceccarelli. Sarà una giornata di festa, ma anche di programmazione quella che si terrà domenica 5 novembre a Castiglione d’Otranto, in zona Curteddhra, dalle 10 alle 15. L’appuntamento è organizzato dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, da anni impegnata nel recupero di terreni abbandonati, riportati a nuova vita con tecniche agricole naturali e immessi nel circuito dell’economia di prossimità, grazie alla produzione di farine, ortaggi, legumi, distribuiti grazie ad un gruppo di acquisto popolare.
Senatore Cappelli, Russarda, San Pasquale, Marzuolo, Maiorca, Saragolla, Gentil Rosso, Carosella, farro monococco e dicocco, orzo: sono le varietà che un gruppo di associazioni, cooperative e agricoltori sta custodendo nel vero senso della parola. Le realtà, undici quelle inizialmente censite da SalentoKm0, stanno via via crescendo, sentendo il bisogno di riconoscersi in una rete che, da un lato, si impegna a reintrodurre biodiversità autoctona e, dall’altro, tenta di strappare fette di mercato locale alle multinazionali che importano grano da oltreoceano, spesso senza controllo.
Il programma
C’è attenzione a grandi e piccoli. Si inizia alle 10, con il laboratorio “I sapori di una volta” sulla produzione di biscotti con farine Gentil Rosso e Saragolla, da cuocere nel forno di comunità. Alle 10.30, prenderà il via la semina collettiva delle popolazioni evolutive (miscugli) di frumento duro e tenero. Alle 11.30, il dialogo “Cerealicultura di qualità nel Salento: scelte, difficoltà e prospettive. La forza della rete”, con la rete dei custodi formata da Cooperativa Casa delle Agriculture (Castiglione d’Otranto); Karadrà (Aradeo); azienda Agricola Merico (Miggiano); azienda agricola Melusina (San Donaci); Acquasulejentu (Spongano); ass. Marina Serra (Tricase); agriturismo Piccapane (Cutrofiano); agriturismo Fontanelle (Otranto); agriturismo Salos (Otranto); Orti di Peppe (Tricase); azienda agricola Sarruni (Ugento); azienda agricola Rocco Rizzo (Tricase); Mulino Maggio (Poggiardo).
A seguire, il pranzo sociale del contadino con i prodotti della terra (per ridurre la produzione di rifiuti, si invita a portarsi posate e piatto non in plastica da casa).
Alle 13, il concerto di Enzo Marinaci in “Terza posizione”,spettacolo interamente in dialetto fra canzoni scritte dal cantastorie e brani della tradizione popolare italiana, con voce, chitarra e fisarmonica di Tonio Panzera.
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