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Castro, il mare la terra il mito

Castro, la città a strapiombo su un mare incantevole, baciata dalla natura, narrata dal mito e dalla preistoria del Salento. Tutto questo rappresenta il piccolo e affascinante borgo, da sempre legato al nome di Minerva, dea invincibile dell’Olimpo greco. Qui la storia umana ha cominciato molto presto a camminare, nelle sue grotte nascoste, anch’esse affacciate sul mare, davanti al sole nascente. Da qui, narra la leggenda, passò Enea, di ritorno da Troia, dopo la grande battaglia. Da qui tutte le genti sono passate, hanno eretto castelli, templi pagani e poi cristiani, hanno combattuto e vissuto pacificamente, veleggiando su un mare azzurro come il cielo...

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I Comuni brindisini fra le Murge e l’Adriatico

A cavallo fra la Valle d’Itria e il mare Adriatico si estende un territorio verdeggiante e ricco di sfaccettature, di bellezze naturali e autentici tesori e culturali. Qui si ergono, sulla loro collina posta sulle Murge, tre pilastri della storia del Salento: CEGLIE MESSAPICA, Cisternino e Fasano. Cegli...

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Corigliano d’Otranto: Nel cuore pulsante della grecità salentina

Da un cuore pulsante, incastonato come un gioiello sull’arme civica, si sprigiona l’energia vitale (in corde vis vitae) di Corigliano d’Otranto, il cui toponimo affonderebbe le radici nel villaggio aperto (chôrion) bizantino, che alimentò il battito plurisecolare di uno dei più rigogliosi centri della Grecìa Salentina.

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Acquarica del Capo (e delle acque sotterranee)

Acquarica del Capo. Lungo le Serre che si distendono a sud verso l’arco ionico della penisola salentina, dopo la distruzione saracena dei limitrofi casali di Pompignano, Ceciovizzo e Cardigliano, nel X secolo, assunse il ruolo di centro dominante Acquarica del Capo, sul cui stemma compare una fontana d’oro zampillante acqua,

segno...

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Otranto: fra Oriente e Occidente

Otranto! Dall’alba dei tempi il sole che sorge avvolge con i suoi raggi il promontorio merlato più ad oriente d’Italia e i riverberi dorati sul mare illuminano d’immenso questa città, bagnata dal sangue dei suoi Santi Martiri, decapitati sul colle della Minerva.

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