Il mito racconta che Taras, il figlio di Poseidone, dio del mare nell’Olimpo greco, giunse in questo magnifico golfo in dorso ad un delfino, per dar vita a questa città millenaria: Taranto. Ma anche se sono stati gli spartani a scegliere questo sito privilegiato, centinaia d’anni prima di Cristo, mai fu fatta scelta più azzeccata.
Posta a metà fra il Mar Piccolo e Mar Grande, di fronte ad un mare pescoso e battuto da tutte le rotte marittime d’ogni tempo, Taranto si pose molto presto alla ribalta della Storia. Ergendosi ben più alto di tutte le altre colonie greche sorte in Italia, proclamandosi di fatto capitale della Magna Grecia. E lottando contro le popolazioni indigene, primi fra tutti i Messapi. Conobbe un periodo di grande splendore, come testimoniano i reperti del Museo Nazionale di Taranto, il Marta. Si arrese soltanto alla superiorità dei Romani, sotto i quali conobbe il declino.
La città vecchia di Taranto conserva ancora la struttura medievale. Sotto l’imperatore Niceforo Foca, a partire dal 967, tornò a rifiorire. Ma fu durante il regno di Raimondello del Balzo Orsini che Taranto divenne Principato, e dominò gran parte della Puglia e della Basilicata, diventando un vero e proprio regno, nel regno di Napoli.
La Cattedrale di San Cataldo è un insigne monumento edificato a partire dal 1070, sui resti di una chiesa più antica. Purtroppo del suo mosaico pavimentale, coevo di quello più celebre di Otranto, è rimasto solo qualche suggestivo brandello. Ma resistono altre preziose testimonianze, come il cappellone di San Cataldo e la cripta ipogea…
La chiesa di San Domenico è opera del XI secolo, successivamente risistemata. La facciata si presenta imponente e suggestiva. L’interno conserva numerosi e pregevoli altari, e le statue di cartapesta della processione dei Misteri, opere quasi tutte del celebre cartapestaio leccese Giuseppe Manzo.
Ma Taranto offre al visitatore ogni sorta di meraviglia, come dimostra questa gallery.
Taranto è disseminata dei resti della sua storia. Nel bel mezzo delle moderne vie intasate dal traffico spiccano i resti dell’acquedotto romano…
L’acquedotto continua anche fuori città, per finire in territorio di Statte. Si notano anche i successivi periodi di ristrutturazione, operati in epoca bizantina…
…vedi QUI per il reportage completo.
Il Museo Nazionale di Taranto è un viaggio a parte (vedi qui).
Il golfo di Taranto è popolato da delfini, di diverse razze. La Jonian Dolphin Conservation si occupa di studiare e proteggere queste affascinanti creature. E per auto sostenersi promuove meravigliose gite in mare con i turisti che vogliano fare questa entusiasmante esperienza. Per maggiori informazioni visita il sito www.joniandolphin.it
Taranto è una città da visitare. Recentemente diverse cooperative si sono messe a disposizione di tutti i turisti, per visite guidate in ogni angolo della città, sopratutto per i percorsi sotterranei. Un’esperienza veramente da vivere!
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