Le campagne del Salento sono purtroppo un ricettacolo di importanti testimonianze storiche, veri e propri tesori abbandonati, ricolmi di ortiche e rovine, che potrebbero ancora raccontare qualcosa del passato di questa terra, se riportati a dignità di attenzione. In questo breve percorso, a salti, da un luogo all’altro della penisola, metto insieme qualche testimonianza di attente passeggiate nella solitudine.
Fra le cose che mi sento di segnalare è un monumentale dolmen, collassato su se stesso, che si trova nei pressi del più noto dolmen “Li Scusi”, in agro di Minervino…
…la grande lastra che lo sormontava si è rotta in più punti…
…alle sue spalle, se ne può vedere una parte consistente, non ancora invasa dalle erbacce…
…e quello che sembra proprio il classico foro, lavorato, posto in origine sul “tetto” del monumento…
…ma quello che risalta ancora di più all’occhio è una sorta di corridoio, il dromos di accesso che conserva ancora intatto il dolmen di Bisceglie, che ancora si intravede, accompagnato da qualche cumulo di pietre informi…
Il Salento è pieno di strutture conventuali cinquecentesche oggi ridotte praticamente a ruderi… qui siamo ad Acaya…
…la cittadella fortificata aveva anche un convento francescano…
Il convento si trovava alle spalle di questa torretta, quindi era proprio a ridosso delle mura cittadine.
Le campagne salentine sono disseminate anche da tantissime edicole votive, la maggior parte purtroppo rimaneggiate o senza più l’affresco…
…come questa, monumentale, situata in agro di Giuggianello…
…ed anche molte cappelle, come questa, posta lungo la strada che dalla Maglie-Santa Cesarea si indirizza verso Ortelle…
…qui, gli affreschi ci sono ancora, ma la piccola volta a botte si è ormai gravemente lesionata…
…il crollo non sembra lontano, purtroppo…
Nella serie dei conventi abbandonati, anche quello di Strudà…
…che in paese chiamano “lu cumentu”…
…purtroppo di questa struttura, non mi hanno saputo dire nemmeno il nome…
Trepuzzi aveva il suo Convento di Sant’Elia, costruito nel 1575 per i frati Cappuccini…
…sorse su un precedente insediamento monastico, molto più antico, di cui si intravede la cripta, oggi inaccessibile…
…di cui sono riuscito a rubare queste due immagini calando il braccio con la macchinetta fotografica all’interno di una piccola botola… recentemente si tentò di restaurare, ma il complesso è ancora in stato di abbandono.
Nelle campagne fra Vernole e Pisignano, nel mezzo dell’oliveto, sorge un connubio di natura e architettura rurale molto interessante…
…sembra una vora, uno di quei sprofondamenti naturali del terreno che si incontrano spesso verso il Capo di Leuca… è stata circondata da un provvidenziale muretto a secco…
…tranne che nel suo piccolo accesso, a cui si arriva tramite un corridoio scavato nel banco roccioso… era forse stata utilizzata per convogliare le acque piovane?…
…è molto grande, e non c’è modo di fotografarla per intero… ed è ricolma di spazzatura… il simbolo di questo piccolo viaggio nella bellezza ferita di questo territorio…
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