Lasciando la via che unisce Otranto a Uggiano, in direzione di Casamassella, facendo attenzione si possono notare lungo la parete rocciosa che costeggia la strada diverse cavità scavate dall’uomo, paesaggio tipico di tutta questa zona, che va appunto dal territorio comunale di Uggiano La Chiesa (con la frazione Casamassella) fino a Otranto, attraverso la Valle dell’Idro e delle Memorie.
Questa zona, in particolare, non l’avevo mai esplorata, così oggi ho fatto caso a queste cavità…
…ce ne sono parecchie, ma quasi completamente nascoste dalla vegetazione infestante…
…vi sono alcuni scavi che ricordano piccole absidi, e non riesco a capire se sono il resto di strutture più complesse poi sventrate dalla adiacente strada provinciale…
…certo è che le cavità sono parecchie…
…e purtroppo stanno facendo la fine di una discarica…
Comunque, incuriosito dal terreno roccioso retrostante, che si alza di livello, vado a esplorare la campagna all’interno, ed infatti rinvengo qualcos’altro…
… stavolta l’ipogeo è intatto. Piccolino, probabilmente un semplice riparo…
… vi si accede da una scalinata ormai consumatissima…
…sulla parete destra è ricavato un sedile, scavato nella roccia…
…vi sono graffite 2-3 croci ormai appena percettibili. Mentre quest’altro graffito sembra una specie di tridente…
…torno fuori… ma procedo l’esplorazione poco più avanti…
…un altra apertura nella roccia attira la mia attenzione…
…stesso ingresso…
… stavolta l’interno è un pò più grande e complesso… ricco di nicchie e “scaffali” ricavati nella parete rocciosa…
…sulla sinistra il primo vano, e la nicchia porta-candela…
…sulla destra, il sedile stavolta è angolare, molto più ampio… certo che da queste parti i ripari dovevano essere importanti come il pane, per i viaggiatori…
…accanto all’ingresso, utilizzata come una panca, una grossa pietra circolare… chissà se non serviva a qualcos’altro…
…guardando meglio, sulla parte sinistra dopo l’ingresso, si nota un foro, che doveva fungere da sfiatatoio. Forse accendevano il fuoco.
Nei pressi, un pozzo, con una bella opera di scavo circolare, mimetizzata sotto l’erba.
Giungendo a Uggiano e proseguendo verso il mare, si incontra la cripta di sant’Elena…
Risale all’XI secolo, ha una pianta a tre navate, tripartita da 12 pilastri che scandiscono lo spazio interno. Le pareti sono movimentate da nicchie e sono scandite da numerose piccole cavità per l’illuminazione con lucerne. Un tempo era completamente affrescata…
…oggi purtroppo resta ben poco di tutto l’apparato iconografico… inoltre la cripta è puntellata, per garantirne la staticità…
…nonostante le pessime condizioni, si notano ancora le sagome dei santi che erano raffigurati e qualche iscrizione in lingua greca…
Un altro luogo, ed annesso territorio, di Terra d’Otranto che meriterebbe l’attenzione di chi potrebbe fare qualcosa per valorizzarne la sua rilevanza storica.
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