Una cavità artificiale di cui ancora non si era avuta segnalazione. Totalmente nascosta da un fitto canneto, si compone di due ambienti principali divisi da un setto litoide. Il primo ambiente adibito a stalla vede due mangiatoie alle estremità di un sedile a L e alcune nicchie. Il secondo ambiente, probabilmente adibito a deposito o abitazione, presenta due ambienti minori satelliti
scavati uno all’ingresso e l’altro sul fondo. Il tetto nei pressi dell’ingresso è parzialmente collassato e il materiale di risulta occupa il livello di calpestio.
La grotta è localizzata lungo la diramazione Carlo Magno dell’Idro subito dopo il ponte.
Ancora una nave mono albero con vele e timone. Sopra un crocefisso stilizzato. Una rappresentazione degli eventi del 1480?
Una nave capovolta, un nome e una data.
Uno strano graffito. Sembra un crocefisso capovolto.
L’ingresso della grotta totalmente ostruito dal canneto. La volta sull’ingresso è parzialmente crollata.
Sulla sinistra la parete che ospita il graffito della nave.
Nave turca e crocefisso. Un sicuro riferimento ai fatti di Otranto.
Sopra, particolari della nave. L’altezza della volta permette lo stare in piedi. Il crollo della stessa appare recente. Viene visualizzato parzialmente il secondo ambiente con l’ambientino satellite posto in prossimità dell’ingresso. Vi è un ambiente adibito a stalla con due mangiatoie alle estremità del sedile litoide.
Un crocefisso capovolto o un calice.
Ben evidenziato il crollo gravitometrico della volta.
L’ingresso della grotta visto dal secondo ambiente.
Terzo gruppo di graffiti. Nave capovolta e firma datata?
Particolare di firma e data.
E’ il graffito più enigmatico della grotta.
Testo e foto di Raffaele Santo.
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La data parrebbe leggersi come “1770”.
La data indica 1770 circa o sbaglio?
Parrebbe…