L’Argentina, la grande Nazione che dal cuore dell’America latina si estende verso sud fino ai confini del mondo, divenne uno Stato indipendente nel 1810, quando fu deposto l’ultimo vicerè spagnolo che governava da Buenos Aires, e il 9 luglio 1816 fu ufficialmente proclamata l’indipendenza a San Miguel de Tucumàn. E’ un Paese dalla bellezza straordinaria!
Grazie ad un viaggio dell’amica Stefania Faggioni, metto insieme qui un collage di istantanee per condividere con tutti l’esuberante vigoria di una Nazione, i suoi tanti aspetti, gli spunti, che ispirerebbero generazioni di scrittori e romanzieri!
Alimentata quasi fin dalla sua nascita da un costante flusso di immigrati europei, sopratutto italiani, l’Argentina, le sue case, i locali pubblici, conserva un’impronta “europea”…
…con un fascino però tutto originale…
Il nome Argentina deriva dal latino argentum (argento) ed è associato alla leggenda della Sierra de la Plata, comune tra i primi esploratori europei della regione. Le popolazioni indigene offrirono doni in argento ai sopravvissuti di un naufragio guidati da Juan Dìaz de Solis, che nel 1516 chiamò quella terra Mar Dulce. La leggenda raggiunse la Spagna attorno al 1524 e il nome venne stampato per la prima volta in una mappa del 1536.
Il nome Argentina venne menzionato per la prima volta in un poema spagnolo del 1602, “La Argentina y conquista del Río de la Plata”. Iniziò poi a essere usato estesamente nel libro del 1612 La Argentina manuscrita di Ruy Díaz de Guzmán, in cui il territorio veniva chiamato Tierra Argentina (Terra d’Argento).
Dal 1880 al 1930, l’Argentina godette di una sempre maggiore prosperità e importanza grazie ad una economia volta all’esportazione, e la popolazione del paese aumentò di ben sette volte!
Il celebre cioccolato di Bariloche. Mamuschka è nato il 1 ° luglio 1989. Una creazione molto raffinata, con una preparazione creativa e accurata, che non si preoccupa del sacrificio di tempo e costi. A detta dei turisti, una vera leccornia!
Purtroppo, come tutte le Nazioni fondate da Europei, e specialmente in America latina, la Storia ha registrato la triste fine delle popolazioni indigene che abitavano questa terra già 11.000 anni prima di Cristo…
…l’incontro-scontro non ha generato coesione… ma il Paese non rinnega il suo passato, ed anzi lo ricorda nei musei…
…le antiche tribù furono praticamente annientate… molte persone, fra queste, furono portate in Europa, per esporli quasi come animali da circo, per la curiosità morbosa di “vedere” gli uomini “primitivi”…
…quando essi poterono rientrare in madrepatria, erano ormai disadattati…
Gli indigeni vivevano nudi, coperti di grasso di balena e sempre in acqua… dopo essere stati vestiti ed “acculturati”, si ammalavano… e morivano.
Persino le vetrate delle chiese, ricordano la difficile convivenza fra indigeni e cristiani…
…in pratica, la stessa storia del nord America.
Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo rappresenta il volto civile dell’Argentina, nel mondo: scrittore, poeta, saggista, traduttore e accademico argentino, è ritenuto fra i più importanti ed influenti scrittori del XX secolo…
Narratore, poeta e saggista, è famoso sia per i suoi racconti fantastici che per la grande vena poetica… dove “l’incanto di un attimo in cui le cose sembra stiano per dirci il loro segreto” (Claudio Magris).
Oggi l’aggettivo «borgesiano» definisce una concezione della vita come storia, menzogna spacciata per verità (come nelle sue famose recensioni di libri immaginari, o le biografie inventate), come reinterpretazione della realtà.
María Eva Duarte de Perón è un’altra delle icone argentina (1919-1952): attrice, politica, sindacalista e filantropa, fu la seconda moglie del Presidente Juan Domingo Peròn. Evita, come è ancora oggi affettuosamente ricordata dalla sua gente, la si incontra ovunque, in Argentina, anche sullo sfondo metropolitano.
Mafalda è la protagonista dell’omonimo fumetto scritto e disegnato da Joaquín Lavado, in arte Quino, pubblicata dal 1964 al 1973: una creatura argentina molto popolare anche in Europa.
Fra le icone di questo Paese, non poteva mancare Papa Francesco!…
…o i ballerini di Tango!
Una piccola carrellata, ora, dei monumenti religiosi sparsi da nord a sud del Paese. Ovviamente, le chiese cristiane furono iniziate a costruire dal ‘600 in poi… ma la maggior parte sono d’epoca ottocentesca…
Cominciamo a scendere verso l’estremo sud…
…la Patagonia!
E poi, immaginiamo di essere imbarcati nel vascello del grande Ferdinando Magellano, che nel 1519 attraversò l’Atlantico, e lo attraversò tutto, arrivando fino a Capo Horn…
…costeggiando una scogliera desolata, abitata solo da cormorani o altri animali abituati alla natura selvaggia…
… Capo Horn… e il suo faro, l’ultimo prima della fine del mondo… aldilà di esso c’è solo il mondo di ghiaccio dell’Antartide…
Siamo fra Ushuaia e il Canale di Beagle, qui si incontrano i due oceani, il Pacifico è più alto dell’Atlantico, di oltre un metro, e questo determina le turbolenze che unite al vento che viene sempre da ovest (che porta piogge in Cile e neve in Argentina con venti forti) caratterizza la tempeste di Capo Horn, ed il suo mare pericoloso!
Il Museo Paleontologico “Egidio Feruglio”, a Trelew, è fra i più importanti Musei di storia naturale dell’Argentina…
…un luogo assolutamente da visitare, per comprendere una storia che riguarda anche parte del resto del mondo…
Interessanti le specie animali riprodotte…
…gli affascinanti scheletri dei dinosauri…
Torniamo ad immergerci nella natura selvaggia…
…quella di cui il giovane Charles Darwin ha lasciato tanti manoscritti con le sue descrizioni di inizio ‘800, parlando di una linea costiera ricoperta da una densa foresta, che vedeva a bordo della nave Beagle. “Nei profondi burroni, una livida scena di desolazione che va al di là della nostra capacità di descrizione: anche quando fuori infuria l’uragano, in quegli abissi nemmeno un soffio di vento agita le foglie degli alberi più lati”
Come non soffermarsi sull’incredibile scenario delle cascate dell’Iguazù!
Sotto, siamo a Ushuaia, capoluogo della Terra del Fuoco, la città più australe del mondo, incastonata in un paesaggio circondato da imponenti montagne che dominano il canale di Beagle.
Caratteristiche case con tetto in lamiera, facilmente smontabili, un tempo crescevano disordinatamente ovunque, in questa zona…
Qui c’era un carcere tristemente famoso, come quello più noto di Alcatraz!
Qui sopra, il Canale Beagle… qui finisce la Cordigliera delle Ande… che in realtà prosegue sotto il mare, fino all’Antartide.
La chiesa di Nostra Signora delle Mercede.
In un paese così immenso, per vasti tratti anche scarsamente popolato, gli animali sono ancora padroni… anzi, per la verità, sono anche abituati all’uomo!
Così, è facile osservare tanti tipi di uccelli…
…e molte altre specie, di vario genere!
Il cane da slitta qui è amico fedele dell’uomo.
L’importazione del castoro, negli anni ’50, ha causato enormi danni ambientali…
… Dato il clima in questa parte del mondo, gli alberi crescono molto lentamente… quello che altrove cresce in 20 anni, qui ce ne vogliono 200…
…ma i castori ne abbattono molti di più di quanti non crescano, e non si è più riusciti ad estirparli, questi infaticabili animali.
Un paese dai tanti volti, si diceva…
…da scoprire, con lunghe escursioni non condizionate da orari di rientro o tappe forzate…
…dalle sue città alle distese selvagge…
…che continuano a catturare i grandi registi per film colossal…
…l’ultimo dei quali è stato “Revenant” (con Leonardo Di Caprio), cui ha fatto da set la catena montuosa della Terra del Fuoco.
A guardar bene certi scenari, vengono in mente molti altri set da film, che la grandiosità del paesaggio ce li rende familiari…
Ammirevole la cura con cui la Nazione ha protetto il suo ambiente naturale, creando una grande quantità di parchi e territori protetti.
Il celebre Giuseppe Garibaldi ha lasciato il suo segno del suo passaggio anche qui in Argentina…
Qui sopra, il fungo… più grande del mondo!
Sopra, il Lago Fagnano, uno dei più grandi in assoluto, 100 km x 8… sotto di esso c’è la faglia tettonica, che causa anche 700 terremoti in un anno!
Si vola sopra la parte finale della Cordigliera delle Ande e lo stretto di Magellano… un viaggio del genere siamo sicuri vi abbia lasciato gli occhi pieni di stupore!
(ancora un enorme grazie a Stefania Faggioni!)
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